Il 2025 segna la fine per alcuni bonus edilizi: quali agevolazioni casa potrebbero non essere confermate nella prossima legge di Bilancio.
Nel corso degli ultimi anni, il sistema dei bonus casa ha rappresentato un sostegno cruciale per milioni di italiani che hanno deciso di ristrutturare, migliorare l’efficienza energetica o semplicemente arredare i propri immobili. Tuttavia, il panorama delle agevolazioni fiscali è destinato a cambiare ancora una volta. Con l’avvicinarsi della nuova legge di Bilancio, molte di queste misure potrebbero non essere confermate per il 2026. Il Governo ha infatti annunciato l’intenzione di intervenire in maniera selettiva sulle proroghe, lasciando presagire la fine di alcuni strumenti molto utilizzati.
Il Superbonus, introdotto nel 2020 con una detrazione iniziale al 110%, è una delle agevolazioni che con ogni probabilità termineranno alla fine del 2025. Quest’anno la detrazione è già stata ridotta al 65% e riservata esclusivamente agli interventi effettuati sulle parti comuni dei condomini. Dopo il 31 dicembre, salvo clamorosi cambiamenti, non sarà più disponibile. Lo stesso destino potrebbe toccare al bonus mobili e grandi elettrodomestici, che consente di ottenere una detrazione Irpef del 50% su un tetto massimo di 5.000 euro per l’acquisto di arredi destinati a immobili in ristrutturazione. Anche questa misura è in scadenza e non è attualmente prevista alcuna proroga.

Bonus confermati: le proroghe già annunciate
A fronte della fine di alcuni incentivi, ci sono bonus casa che invece verranno mantenuti almeno per un altro anno. È il caso del bonus ristrutturazione, che continuerà a garantire una detrazione del 50% per gli interventi sulla prima casa e del 36% per le seconde abitazioni. Il tetto di spesa resterà invariato, fino a un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. La scorsa legge di Bilancio aveva ipotizzato una riduzione delle aliquote a partire dal 2026, ma grazie all’intervento del ministero dell’Economia la “stretta” è stata rinviata al 2027.
La conferma è arrivata anche dal viceministro dell’Ambiente, che ha sottolineato l’importanza di mantenere attivo il meccanismo per incentivare l’ammodernamento e l’efficienza energetica degli immobili. Tra le novità attualmente al vaglio c’è anche la possibilità di abbreviare il periodo di recupero della detrazione, passando dagli attuali 10 a soli 5 anni.
Bonus in bilico: le misure ancora senza conferma
Resta invece in bilico il bonus barriere architettoniche, che consente una detrazione del 75% per interventi volti all’abbattimento delle barriere. Anche questa agevolazione scadrà il 31 dicembre 2025, ma si parla insistentemente di una possibile proroga, forse con una rimodulazione delle spese ammissibili. Ancora più incerto il destino dell’Ecobonus, dedicato agli interventi di risparmio energetico: anche se la sua scadenza naturale è prevista per il 2027, potrebbero esserci modifiche ai criteri o ai tempi di rientro dell’agevolazione, oggi fissati a 10 anni.
Il 2025 rappresenta un anno cruciale per chi vuole usufruire delle agevolazioni fiscali legate alla casa. Con alcune misure confermate e altre in scadenza, sarà fondamentale seguire con attenzione i lavori parlamentari sulla prossima manovra per capire quali incentivi resteranno davvero in vigore nel 2026.